venerdì 23 novembre 2012

Questa è solo…ENERGIA!


Nella Medicina Tradizionale Cinese da sempre si parla di energia, meridiani, punti energetici e così via, argomentazione per molti affascinante ma anche complicata.
Secondo questa medicina millenaria il nostro corpo emette energia (detta anche Qi o Ki) la raccoglie dall’ambiente esterno, dall’alimentazione, dalle forme di pensiero e la trasforma.
L’uomo nasce con un bagaglio “genetico” di energia che per la Medicina Cinese è trasmessa dai genitori al feto e che lo accompagnerà per tutta la vita. Questa energia risiede nei reni e può essere conservata, nutrita o sperperata secondo lo stile di vita. L’uomo raccoglie energia dal mondo che lo circonda: dal cibo sano ed energeticamente ricco, dalla terra e dal respiro che prende il Qi del cielo per portarlo al proprio interno.
Questa energia che quotidianamente raccogliamo ci serve per affrontare la giornata e per “ricaricare” le nostre batterie, in questo modo non attingiamo dal grande serbatoio renale e risparmiamo la nostra energia ancestrale, diversamente, attingiamo dalla nostra riserva personale fino a quando andiamo “in riserva”, momento in cui iniziano i problemi di salute.
Una persona in “vuoto energetico” per i cinesi è fondamentalmente colui che ha poca energia, poca resistenza fisica e psichica, si ammala facilmente ed è più vulnerabile nei confronti dell’ambiente esterno. Pallido, con occhiaie profonde, pochi capelli e freddoloso, sono tutti segnali che indicano un Ki scarso che scorre male nei meridiani del nostro corpo.
I cinesi sostengono che quando l’energia ancestrale termina l’individuo va incontro alla morte.
Da qui si capisce l’importanza di conservare il più a lungo possibile questo bagaglio prezioso.
Alcune regole fondamentali che possiamo applicare subito per conservare il nostro Ki sono:
 
-          Dormire in modo sufficiente
-          Alimentarsi con cibi ricchi di Ki, quindi biologici e poco raffinati
-          Ridurre le fonti di stress
-          Rigenerarsi in mezzo alla natura e all’aria aperta quando è possibile
-          Respirare (spesso viviamo le nostre giornate in apnea)
-          Tenere un atteggiamento mentale positivo (i pensieri negativi possono scaricarci molto a livello energetico)
-          Utilizzare tecniche di meditazione o discipline energetiche (Tai chi, Qi gong, yoga ecc.)
-          Eventualmente aiutarsi con la fitoterapia e floriterapia
 
 Anche le persone con turbe mentali per i cinesi sono individui che hanno un’energia di base da tonificare, hanno quindi perso il “centro” emotivo, fisico ed energetico.
Nel corpo umano ci sono dei canali di scorrimento di questa energia, detti meridiani, attraverso i quali questa raggiunge tutti gli organi e i visceri corporei. Dove il corpo presenta un dolore, una contrattura o un problema, lì c’è un blocco dello scorrimento energetico.
Durante il giorno l’energia passa nei meridiani, ma in maniera più consistente si trova in un meridiano piuttosto che in un altro secondo l’orario. Esiste un orologio cinese degli organi, dove ad ogni ora corrisponde un organo/viscere, ciò significa che in quell’orario l’energia scorre con maggior vigore lungo il meridiano corrispondente. Quando una persona accusa dei sintomi in un determinato orario della giornata, e questo avviene per più giornate, allora c’è una difficoltà dell’organo o viscere che corrisponde a quella fascia oraria (vedi disegno).
 
  

  
Anche i risvegli notturni sono indicativi, se una persona si sveglia sempre (es.) dalle 2 alle 3 di notte, probabilmente c’è un fegato che ha bisogno di essere depurato e riequilibrato, se invece ci si sveglia sempre alle 4 o alle 5 è un segno di malinconia, tristezza e preoccupazione che riguarda di più l’organo polmone.
L’orario della giornata in cui ci sentiamo scarichi o energici parla della nostra condizione energetica e si relaziona con gli organi corrispondenti.
Qual è la tua ora migliore? E la peggiore? A voi l’analisi!

A presto!

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