"Stringi i denti e vai avanti", "ho stretto i denti per non sentire il dolore", "mordere la vita", "la lingua batte dove il dente duole", "chi ha il pane non ha i denti"...Sono solo alcuni dei modi di dire che nel linguaggio comune parlano della nostra bocca e dei nostri denti. Quanti di noi soffrono di disturbi all'apparato dentale? Digrignare, serrare, piorrea, ritiri gengivali ecc... Sono tutti problemi comuni e purtroppo molto diffusi, qualcuno potrebbe pensare di non soffrirne, ma ad esempio il digrignare o serrare molti di noi lo fanno senza nemmeno accorgersene, di notte oppure di giorno mentre siamo concentrati sul lavoro, o addirittura durante lo sport.
Molte emicranie e dolori cervicali ricorrenti possono essere il risultato di una mandibola tesa e rigida.
Un esercizio per tutti: spalancate la bocca più che potete e contemporaneamente portate fuori la lingua verso l'esterno al massimo che potete, rimanete qualche secondo e poi richiudete, ripetete più volte, in questo modo diminuirete le tensioni della bocca. Quanto vi siete sentiti rigidi facendolo?
La bocca parla, mangia, si esprime con la mimica, ci accompagna negli umori della giornata, è impensabile che possa rimanere indenne dalle nostre tensioni. In origine i denti non servivano solo per mangiare, ma anche per per mostrare la nostra forza e aggredire un predatore, proprio come fanno gli animali. La nostra rabbia si esprime con la bocca, e i denti che "mordono" scaricano una tensione rabbiosa che si è accumulata. Ovviamente questo comportamento primitivo non è concesso oggi, perciò arriviamo a sera carichi di tutte le emozioni vissute durante la giornata e cosa ci resta da fare? Sfogarci di notte con una bella digrignata.
Oggi si usa in modo efficace per contrastare tutto ciò il bite, un "cuscinetto" di materiale resinoso che ci impedisce di chiudere con vigore la bocca quando non dovremmo, evitando così di rovinare e consumare i nostri denti. In effetti non è fisiologico chiudere la mandibola e serrare i denti tra loro, questa è un'azione che richiederebbe necessariamente la presenza di un boccone da masticare, diversamente i denti se ne stanno belli distanti con l'articolazione mandibolare rilassata.
Anche la respirazione ci può aiutare, nelle pratiche energetiche (yoga, Qi gong...) si insegna ad inspirare ed espirare solo con il naso, facendo però passare l'aria dalla gola, ancora meglio se la punta della lingua si tiene appoggiata in alto sul palato, in questo modo non facciamo solo una stimolazione energetica dei nostri meridiani, ma rilassiamo anche la bocca.
Le medicine alternative possono fornirci strumenti per ridurre il nostro stress quotidiano e quindi di conseguenza serrare meno, però dalla fitoterapia ci sono alcuni prodotti per la pulizia dentale a base di piante che ci aiutano a rinforzare denti (smalto) e gengive, renderli più saldi e preservarli dall'abrasione.
Spesso in commercio molti dentifrici rovinano il pH della bocca perché troppo aggressivi, schiumogeni, oppure nel tentativo di sbiancarli al massimo rendono lo smalto debole e lo predispongono alla sensibilità.
Spesso in commercio molti dentifrici rovinano il pH della bocca perché troppo aggressivi, schiumogeni, oppure nel tentativo di sbiancarli al massimo rendono lo smalto debole e lo predispongono alla sensibilità.
Dall'Ayurveda due prodotti che in realtà sono varianti della stessa formulazione:
Una pasta dentifricia a base di piante e radici, con un sapore delicato e poco schiumogena, che permette in un gesto solo di eliminare le macchie dallo smalto in modo molto efficace senza danni, e inoltre pulisce bene denti e colletti gengivali riducendo placca e infiammazioni. Una volta abituati a questo dentifricio naturale non potrete più cambiarlo!
Per i più audaci esiste anche la formula in polvere, la formulazione è similare, ma questa volta possiamo usare la polvere massaggiandola con uno spazzolino morbido sulle gengive e denti per un trattamento più mirato. Il colore è scuro, ma non preoccupatevi non macchia lo smalto, anzi lo pulisce e lucida a fondo.
Un'altro prodotto che ritengo interessante è la radice sbianca denti, per rimuovere le macchie di te e caffè.
Come uno spazzolino naturale, basta rimuovere la corteccia ad una estremità ed ammorbidire in bocca il ciuffo che ne esce. Queste setole naturali, passate sullo smalto o nei punti difficili, puliscono a fondo e rimuovono le macchie in un istante. Unico accorgimento non andare ad agire sul margine gengivale, perché se avete gengive sensibili potrebbero un po' irritarsi.
Provare per credere! Una soluzione naturale che rispetta la nostra bocca e ci fa risparmiare denaro rispetto ai costosi trattamenti sbiancanti e prodotti "whithening" tanto pubblicizzati.
A presto!