martedì 9 ottobre 2012

I fiori di Bach


Non è possibile parlare dei fiori di Bach senza raccontare un po’ la storia del loro scopritore. Di seguito traccerò brevemente la sua carriera ma per chi volesse saperne di più: http://www.floriterapia.net/biografia1.htm

Il Dott. E.Bach (1886-1936) ha caratterizzato tutta la sua vita con un unico denominatore, l’amore per i suoi simili.
Intrapresa la carriera di medico e ricercatore lavorò molto nel campo della tossiemia intestinale fino al 1928 quando iniziò ad integrare la batteriologia con l’omeopatia. I suoi studi furono molto apprezzati dalla comunità scientifica dell’epoca. Negli anni che andarono dal ’28 al ‘30, iniziò a farsi largo in lui un’inquietudine e un’insoddisfazione rispetto al proprio lavoro, sentiva che mancava qualcosa. Iniziò a cercare rimedi sempre meno invasivi per l’uomo sulla base dei suoi studi sulle piante, e comprese pian piano come la medesima patologia, presente in pazienti diversi, debba essere curata in modi diversi.
Iniziò a ricercare rimedi che fossero:

-          Naturali

-          Semplici da ottenere e preparare

-          Non tossici

-          Utilizzabili da tutti gli esseri viventi

Per questo nel 1928 si spostò nel Galles, dove raccolse i suoi primi rimedi floreali e da lì la sua ricerca nel mondo vegetale non si è più fermata.
I fiori di Bach, come sono appunto chiamati, sono ancora oggi il risultato di questa ricerca, e si basano sul principio secondo il quale “la malattia non è mai casuale, ma ha il compito di segnalare alla persona che nella sua personalità qualcosa non va”.
Nella floriterapia la malattia non è mai letta come una punizione ma come un’occasione per apprendere e migliorare la propria persona.
In uno dei suoi testi intitolato “Guarisci te stesso” Bach spiega questo concetto in modo molto chiaro:
“…Non vi è nulla di casuale rispetto alla malattia, né il tipo né la zona del corpo dove si manifesta… Per esempio l’orgoglio, pieno di arroganza e di rigidità mentale, darà vita alle malattie che provocano stati di paralisi e irrigidimento corporeo. Il dolore è il risultato della crudeltà, da esso il paziente impara attraverso la sofferenza a non infliggerlo ad altri, sia a livello mentale sia fisico…La nevrosi, la nevrastenia sono generate da un egoismo eccessivo. L’ignoranza e la mancanza di discernimento, così come un persistente rifiuto a vedere la verità, quando ci si presenta l’opportunità, hanno come conseguenza la miopia e il deteriorarsi della vista e dell’udito. L’instabilità mentale conduce alla fine alle stesse condizioni fisiche dei diversi disordini che colpiscono il movimento…Non è casuale neppure la stessa parte coinvolta  e costituisce un elemento importante per compiere la diagnosi…Le mani indicano un fallimento o uno sbaglio nell’agire, i piedi, un errore nell’aiutare gli altri, il cervello mancanza o eccesso di controllo, il cuore, un atteggiamento sbagliato nei rapporti affettivi…”.
Comprendiamo dalle sue parole che le malattie e i problemi fisici che ci colpiscono vogliono comunicarci qualcosa e sta a noi interpretarli, sono spesso il frutto di atteggiamenti, stati emotivi e forme di pensiero distorte da cui non riusciamo a liberarci e che corrispondono a vibrazioni energetiche non armoniose. La natura può aiutarci a recuperare il giusto equilibrio vibrazionale e a risolvere le nostre difficoltà attraverso i rimedi floreali scoperti da Bach.
I fiori studiati da Bach sono 38, e rappresentano ciascuno una tipologia psico-fisica riscontrabile tra le persone. Questi rimedi, se consigliati nel modo giusto, possono aiutarci a migliorare certi atteggiamenti mentali che, a volte, sono anche alla base di molti malesseri psichici e fisici.
C’è in corso da anni una forte diatriba tra chi sostiene che la floriterapia sia inefficace e chi invece la utilizza con soddisfazione. L’azione della floriterapia è lenta, graduale, è un lavoro vibrazionale quasi impercettibile all’inizio ma che può mutare in modo profondo la persona. Chi ricerca nella floriterapia un effetto immediato e istantaneo potrebbe rimanere deluso, inoltre è dimostrato che le persone che sono abituate ad utilizzare rimedi naturali, omeopatici ecc…rispondono molto più velocemente alla floriterapia rispetto a chi è intossicato dai farmaci, anche perchè sono abituati ad un ascolto diverso della propria condizione psico-fisica.
La floriterapia funziona anche su piante, animali e bambini, dunque l’effetto placebo in molti casi è da escludere.
Ricordatevi sempre che, il rimedio floreale funziona se vi viene suggerito quello di cui avete bisogno, in quel caso avvertirete i benefici maggiori, quindi se non avete ottenuto risultati, potrebbe essere dovuto anche a questo!
Qual è stata la vostra esperienza personale con la floriterapia? Raccontatemi la vostra esperienza…

Volevo comunicarvi che DOMENICA 28 OTTOBRE 2012 a Riolo Terme ci sarà la Festa della Salute, una bellissima iniziativa organizzata dall'associazione Ting Spazzavento. Partecipate numerosi!
A presto!
http://www.newting.altervista.org/newting/


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