Esiste una sostanza che ha la
capacità di proteggerci da un gran numero di malattie: la vitamina D.
La vit.D è prodotta
dall’organismo quando questo è esposto al sole per almeno venti minuti, mentre la
quantità di vit.D introdotta con l’alimentazione è nettamente inferiore a
quella che potrebbe essere prodotta dal nostro corpo. Ad esempio, un quarto
d’ora al sole produce c.ca 10.000 Unità (UI) di vitamina D, mentre un bicchiere
di latte ne contiene meno di 100.
Molti di noi passano troppo poco
tempo alla luce e all’aria aperta e mangiano male. Il risultato è che siamo in
pratica tutti carenti di vitamina D!
Tra gli alimenti più ricchi
troviamo lo sgombro, il salmone e le sardine che ne contengono c.ca 200-300 UI
per porzione, una quantità ancora decisamente bassa.
La vitamina D aiuta l’organismo
ad assorbire il calcio, il fosforo e i minerali nelle ossa, ha un’azione di
stimolo sul nostro sistema immunitario aiutandolo a difenderci dalle infezioni
e dalla proliferazione delle cellule cancerose, protegge le pareti dei vasi
sanguigni e il cuore, riducendo le malattie cardiovascolari. Inoltre, contrasta i
processi infiammatori aiutando il nostro sistema nervoso centrale e sembra possa proteggerci dal rischio di sviluppare la sclerosi multipla. Infatti,
le popolazioni che si espongono molto al sole o che mangiano molto pesce
soprattutto nei primi quindici anni di vita, sono meno colpite. La vit.D ha anche un’azione
protettiva nei confronti del diabete di tipo1.
Le popolazioni che soffrono meno
la carenza di questa vitamina sono ovviamente quelle che vivono al sud, dove
l’esposizione al sole è maggiore e anche le ore di luce. In questi territori è
inferiore l’incidenza di malattie cardio-vascolari e tumorali.
Durante l’inverno andiamo certamente
in carenza di questa vitamina a causa delle lunghe giornate al chiuso e delle
ore di luce che si riducono. In effetti, è stato osservato che in inverno i
casi d’infarto aumentano del 55% rispetto ai mesi estivi.
In estate la situazione andrebbe
meglio, ma dobbiamo considerare che le protezioni solari (tanto osannate per la
capacità di prevenire danni alla pelle) riducono se non azzerano la
capacità del corpo di produrre questa vitamina.
Allora, come dobbiamo fare?
In commercio esistono molti
integratori di vit. D che possono aiutarci, ma in realtà non sappiamo quanta ce
ne serve, perché a volte, nonostante l’integrazione, se ne rimane ugualmente
carenti. Esistono esami ematici specifici che possono quantificare la vitamina
D presente nel nostro corpo. Questa potrebbe essere una buona partenza per
capire meglio quanta ce ne occorre.
Mediamente, ognuno di noi
dovrebbe assumere c.ca dalle 2000 alle 5000 UI al giorno.
Attenzione agli integratori che
contengono anche la vit.A, che dovrebbe essere sottoforma di betacarotene, in
caso contrario, se di origine diversa, è in grado di inibire l’azione della
vit.D.
Tra i tanti prodotti, l’olio di
fegato di merluzzo in opercoli è naturalmente ricco di vit. D e A naturali e in
giuste proporzioni, quindi ben bilanciate.
Anche i bambini beneficiano
dell’integrazione di vit.D, durante l’inverno la sua assunzione riduce
l’incidenza di raffreddore, tosse e influenza.
Buon fine settimana a tutti voi!
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