martedì 6 novembre 2012

La Curcuma


Le spezie hanno sempre avuto su di me un fascino particolare, i colori e gli odori che emanano evocano terre lontane, antiche tradizioni e saggezze popolari.
Vi siete mai trovati ad ammirare un banchetto di spezie come si trovano spesso nei mercati delle feste paesane? L’impatto c’è, eccome!
Mi piace molto unire l’uso delle spezie alla mia cucina quotidiana: danno sapore, colore e fanno molto bene alla salute. Ma quali scegliere e come utilizzarle?
Le spezie sono tantissime e ognuna si addice di più a carne, pesce, verdure, uova ecc. Ve le racconterò un po’ alla volta ma oggi voglio parlarvi della curcuma, detta anche zafferano delle Indie.
Questa pianta cresce in luoghi dove il clima è tropicale, quindi umido e piovoso, con temperature che vanno dai 20° ai 35°. La sua polvere è ottenuta dalla lavorazione della radice, ed è molto utilizzata dalle popolazioni dell’India e in tutta l’Asia meridionale che ne fanno uso in cucina, nella medicina popolare e come tintura per tessuti. Il suo colore è a mio parere bellissimo, ricorda i luoghi polverosi e i volti carichi di espressività dei paesi da cui proviene.
La curcuma molti pensano di non averla mai mangiata, in realtà è una delle spezie che compongono il curry detto in Asia masala, al quale conferisce il classico colore giallo intenso. In Europa è uno degli additivi coloranti ad uso alimentare più utilizzato sotto la sigla di E100.
La medicina ayurvedica la considera un emmenagogo, in altre parole un rimedio che “vitalizza il sangue”, cioè lo mobilita. Tra il sangue e l’energia esiste una relazione reciproca, il sangue ha bisogno di energia per il movimento e l’energia ha bisogno di sangue per il nutrimento. Secondo la medicina ayurvedica, il sangue stagnante può essere una delle cause di molti disturbi, tra cui amenorrea, dismenorrea, tumori, masse addominali, artrite, dolore ai muscoli, sciatica e angina coronarica. Il ristagno di sangue, comunque, crea dolore, generalmente fisso e acuto.
Le piante emmenagoghe trattano spesso in fitoterapia questi disturbi, sono considerate “calde” in grado quindi di stimolare l’elemento fuoco e ridurre i ristagni umido-freddi tipici delle persone con costituzione linfatica.
La curcuma agisce in particolar modo su cuore, fegato e polmoni, avendo un sapore definito amaro e speziato. Ha proprietà colagoga, stimolante, analgesica, antinfiammatoria, ipocolesterolemizzante, astringente e antisettica.
Per la medicina ayurvedica regola le mestruazioni, facilita la digestione, aiuta nei catarri bronchiali, scioglie i calcoli biliari e decongestiona il fegato, elimina i dolori mestruali e aiuta a ridurre i fibromi. Sia per via interna che per applicazione esterna la curcuma promuove la guarigione di ferite o traumi.
In fitoterapia si consiglia di assumerne 3-9 gr al giorno tranne che per le donne in gravidanza e in caso di occlusione alle vie biliari o in presenza di colecistopatie.
Uno studio più recente ha dimostrato che questa spezia, grazie ai suoi principi attivi, è in grado di stimolare il sistema immunitario e di inibire il danno ossidativo prodotto dai radicali liberi al DNA, meglio ancora delle vitamine A ed E. Probabilmente è per questo motivo che le popolazioni che consumano abitualmente curcuma hanno un’incidenza minore di molte forme tumorali.
A questo punto non ci resta che inserirla nella nostra dieta, per godere dei suoi benefici e anche del suo sapore. Per iniziare potete prendere una ciotolina, mettere dell’olio d’oliva e un po’ di polvere di curcuma a piacere, mescolare e usare questo condimento per insaporire verdura cotta e cruda, pesce e la pasta integrale appena scolata. La trovo ottima anche spolverata sopra alle uova (il curry è ancora meglio). Potete inoltre aggiungerla a fine cottura nei minestroni di verdura e nei passati, anche abbinata ad altre spezie come peperoncino, coriandolo, zenzero ecc.
Se lo trovate, abbinatela con il pepe lungo, questo aiuta l’assorbimento dei principi attivi della curcuma.
Iniziate a prendere confidenza con il suo utilizzo, poi ci saranno un po’ di ricette!
A presto

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